Info
- Popolazione
- 942.333
- Crescita demografica
- 1,60 %
- PIL
- 0,00 USD
- PIL pro capite
- 0,00 USD
La Cooperazione Italiana nel Paese
Dal 1980 l’Italia è coinvolta nella gestione, nella formazione professionale e nell’ampliamento dei servizi offerti dall’Ospedale di Balbalà, oggi polo sanitario di riferimento di uno dei quartieri più poveri e popolosi del Paese. L’iniziativa ha comportato un investimento considerevole nell’arco di trent’anni (circa 20 MEUR), consentendo un netto miglioramento nell’erogazione di servizi sanitari di base ed un aumento di servizi specifici (monitoraggio e cura di malattie croniche, servizi materno-infantili e terapia in camera iperbarica) che rendono l’Ospedale un centro di eccellenza. L’attività principale della Cooperazione Italiana si è concentrata sulla ricostruzione della struttura ospedaliera esistente, sul suo ampliamento (costruzione di un nuovo padiglione per degenza e servizi comuni) e sul suo equipaggiamento (forniture e formazione sulle nuove attrezzature), con un investimento di oltre 9 MEUR solo negli ultimi anni.
Al momento sono stati approvati 400.000 Euro da destinare al progetto dal titolo “Assistenza Tecnica per il miglioramento della qualità dei servizi sanitari dell’Ospedale di Balbalà”, con particolare attenzione ai dipartimenti di pediatria e salute materno-infantile.
In aggiunta, l’Italia partecipa all’iniziativa a favore della Repubblica di Gibuti sulla conversione e ristrutturazione del debito. L’Accordo di Riconversione del Debito, firmato nel febbraio 2006 ed emendato nel giugno 2009, ha convertito una quota consistente del debito contratto dal Paese nei confronti dell’Italia (oltre 14 milioni di Euro sui circa 50 complessivi) in programmi di sviluppo.
La strategia italiana e settori di intervento
L'iniziativa "Assistenza Tecnica per il miglioramento della qualità dei servizi sanitari dell’Ospedale di Balbalà" è stata concepita per affrontare in maniera sistematica e integrata le problematiche relative all’operatività ed efficienza dei servizi sanitari dell’Ospedale di Balbala’, con particolare attenzione ai dipartimenti di pediatria e salute materno-infantile. L'iniziativa si identifica come il naturale proseguimento del progetto “Nuovo Ospedale di Balbalà” (n. AID 7923), al fine di assicurare il miglioramento della qualità dei servizi erogati dalla struttura, particolarmente riferiti alla salute materno-infantile, attraverso una strategia che si muove su più livelli:
i. l’intensificarsi del programma formativo dello staff di pediatria e ginecologia-ostetricia (training frontali su argomenti specifici, on the job training, monitoraggio dell’utilizzo di protocolli di diagnosi e cura riconosciuti in campo internazionale presso i dipartimenti di pediatria e salute materno-infantile). In particolare, attraverso la presenza del medico responsabile della formazione, si potrà dare una risposta adeguata alle carenze formative del personale locale. Questa figura sarà responsabile della selezione e preparazione del materiale formativo, della selezione del personale dell’Ospedale che riceverà la formazione, della logistica degli incontri, dell’introduzione (dove non presenti) e del monitoraggio del corretto utilizzo dei protocolli di diagnosi e cura accreditati dalla comunità scientifica e riconosciuti in campo internazionale per i dipartimenti di riferimento;
ii. supporto al sistema di management e alla gestione ospedaliera in termini di risorse umane e finanziarie. Le prime per il coordinamento delle attività cliniche e la valorizzazione del ruolo dell’Ospedale stesso, quale riferimento per il sistema sanitario del quartiere di Balbala’, le seconde al fine di assicurare una costante disponibilità di farmaci, personale sanitario e amministrativo, nonché di attrezzature sanitarie e dispositivi medici. La selezione di un coordinatore esperto nella gestione ospedaliera faciliterà, tra l’altro, il monitoraggio di equipaggiamenti, farmaci, materiali e presidi sanitari per il corretto svolgimento delle attività ambulatoriali e di degenza nei reparti del Nuovo Ospedale. In aggiunta, questa figura professionale lavorerà all’elaborazione e all’implementazione di un regolamento del personale sanitario e all’impostazione di un sistema di gestione delle risorse finanziarie e dei servizi ospedalieri al fine di ottenere un sistema di riferimento efficiente. Il sistema informativo sanitario sarà rafforzato e consolidato, migliorando la tempestività, affidabilità e qualità della raccolta dati. Indicatori di monitoraggio della qualità, in particolare dei servizi di salute materno-infantile, saranno introdotti nel sistema di raccolta dati. Il personale locale verrà sensibilizzato all’importanza della raccolta dati e formato sulle modalità di raccolta attraverso momenti formativi;
iii. supporto allo sviluppo di strumentazioni, dispositivi medici e tecnologie sanitarie nonché garanzia del buon funzionamento e manutenzione al fine di rispondere adeguatamente alle esigenze dei servizi di salute materno-infantile. Con l’obiettivo di garantire la funzionalità delle attrezzature, sarà attivata una squadra di riparazione e manutenzione che opererà sotto la supervisione dell’ingegnere biomedico.
Quest’approccio sarà possibile dando sostegno e formazione allo staff locale dell’Ospedale e collaborando con le autorità locali governative.
Allineamento con la strategia del Governo locale e armonizzazione con gli interventi della comunità dei donatori
A Gibuti, quasi 290.000 persone, circa un terzo della popolazione dell’intero Paese, necessitano di un migliore e più equo accesso ai servizi sanitari di base. Questo numero include 222.088 gibutini vulnerabili (coloro che vivono nelle zone rurali e peri-urbane senza o con limitato accesso ai servizi sanitari, bambini sotto i cinque anni, donne in gravidanza), 32.500 richiedenti asilo e rifugiati e oltre 34.750 migranti. Di questi, la maggioranza muore ogni anno a causa di malattie prevenibili e curabili, come la polmonite acuta, diarrea, malaria, morbillo, tubercolosi, HIV e malattie non trasmissibili.
L'accesso all'assistenza sanitaria preventiva e curativa a Gibuti rimane tuttora una sfida, in particolare per i bambini sotto i cinque anni e le donne incinte. A tal proposito, il piano di sviluppo nazionale Strategic Book for Poverty Reduction (PRSP) redatto dal Fondo Monetario Internazionale, il National Initiative of Développement Social (PND) e Health Development Plan 2013-2017, sostengono l’importanza di: (i) migliorare l'organizzazione, la gestione e il funzionamento del sistema sanitario; (ii) adeguare l'operatività e la qualità dei servizi sanitari alle esigenze della popolazione; (iii) conformare il finanziamento e l'utilizzo delle risorse finanziarie alle esigenze del sistema sanitario; (iv) sviluppare risorse umane in base alle esigenze del sistema sanitario; (v) incrementare la disponibilità, l'accesso e l'uso razionale di medicinali di qualità.
Il sostegno al nuovo Ospedale di Balbalà contribuirà, in linea con le strategie governative di cui sopra, alla risoluzione delle principali criticità che la struttura si trova ad affrontare: la scarsa preparazione degli operatori sanitari in merito all’adozione e implementazione di protocolli di diagnosi e cura riconosciuti in campo internazionale per i dipartimenti di pediatria e salute materno-infantile, che limita la capacità di offrire servizi sanitari di qualità; la mancanza di una gestione ospedaliera efficiente che ostacola l’operatività del sistema, dal coordinamento delle risorse finanziarie e del monitoraggio dell’utilizzo e del rifornimento di farmaci, materiali e presidi sanitari, al perfezionamento del sistema di raccolta dei dati ospedalieri; l’insufficienza di equipaggiamento medico e l’assenza di una squadra di riparazione e manutenzione, che rappresentano impedimenti al corretto svolgimento delle attività ambulatoriali e di degenza dei servizi di salute materno-infantile.
Il bisogno di rafforzare sia dal punto di vista qualitativo e della gestione dei servizi offerti dalla struttura di riferimento, è emerso anche dalle analisi dei trend dei principali indicatori sanitari e delle esigenze in loco realizzate in collaborazione con il Ministero della Sanità e l’INMP durante i diversi anni di realizzazione delle iniziative, rispettivamente, “Nuovo Ospedale di Balbalà” (n. AID 7923) e “Sostegno ai programmi gibutini per la salute della donna” (n. AID 9506). Pertanto, l’iniziativa proposta risponde pienamente ai bisogni della popolazione locale e alle priorità governative in materia sanitaria.
Obiettivi e risultati attesi
1 Mostra la lista dei progetti
I progetti AICS nel mondo
€ 0
Totale delle risorse impegnate
€ 500.000
Totale delle risorse utilizzate
Per cosa vengono utilizzati?
Il settore di intervento si riferisce al settore cui il progetto contribuisce, piuttosto che al mezzo utilizzato per fornire l’aiuto. Per esempio, un progetto di formazione nel campo dell’agricoltura è notificato nel settore agricoltura e non in quello dell’istruzione. leggi tutto chiudi
Emergenza | 500.000 |
Con quali strumenti?
Identifica le modalità usate per implementare gli aiuti. Classifica il trasferimenti di fondi dal donatore al primo ricevente (es. dall’Aics ad una al governo locale o ad una organizzazione multilaterale). leggi tutto chiudi
Progetti di cooperazione | 500.000 |