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ALTAEYUSH - Processi comunitari integrati e multidimensionali di inclusione e coesione socio-economica per il rafforzamento della resilienza dei gru

Iraq

Stato

Finalizzazione

Tipologia di aiuto

Interventi sul progetto

Iraq


Luogo

-

€ 799.900
Impegnati
€ 799.900
Utilizzati

Descrizione

Il progetto ALTAEYUSH (التعايش ,(che in arabo significa convivenza tra culture e religioni diverse nel “rispetto dell’altro”, nasce dalla volontà di FOCSIV e dei partner di mettere in atto processi comunitari integrati e multidimensionali di inclusione e coesione socio-economica per il rafforzamento della resilienza dei gruppi etnico-religiosi vulnerabili in Iraq, nel Distretto di Hamdaniya (Governatorato di Ninive). Il progetto, della durata di 24 mesi, si pone come obiettivo generale di “Contribuire a ridurre le disuguaglianze e le prassi discriminatorie legate alla religione, al sesso, all’età, alla disabilità e alla condizione economica nei confronti delle persone maggiormente vulnerabili, in particolare delle minoranze cristiane, nel Governatorato di Ninive”, in linea con l’OSS 10 - Ridurre le disuguaglianze all’interno dei e fra i Paesi – che prevede che “entro il 2030 tutti dovranno avere diritto all’empowerment e l’inclusione sociale, economica e politica dovrà essere promossa”. Il partenariato, dopo un attento needs assessment svolto con un confronto continuo con le comunità e le autorità religiose e politiche locali e in virtù dell’esperienza pluriennale del soggetto proponente in Iraq, ha rilevato una grande diversità etnica, religiosa e culturale tra le comunità stanziate nei territori di intervento. La caduta del regime di Saddam Hussein nel 2003 e la presa di controllo dell’area da parte dello Stato Islamico nel 2014 hanno provocato oltre che la distruzione completa di tutte le infrastrutture, anche un profondo senso di insicurezza e di irrisolta conflittualità a livello politico, economico, sociale e religioso e un flusso migratorio delle minoranze religiose, soprattutto quella cristiana, all’estero e internamente verso il Kurdistan iracheno. Il processo di ricostruzione e il flusso migratorio di rientro sono tuttora lenti e difficili a causa di istituzioni pubbliche assenti. La mancanza di iniziative nell’ambito della formazione, dell’impiego lavorativo e dello scambio culturale, inteso come spazio di dialogo e coesione sociale, indebolisce le relazioni e le opportunità di reciproca conoscenza tra le diverse componenti etnico-religiose della comunità locale. La percentuale di disoccupati cresce, il settore agricolo, che rappresentava il principale comparto produttivo, ha subito gravi danni in seguito all’occupazione dei terreni, e si registra la necessità di promuovere attività per il rafforzamento della resilienza e della convivenza pacifica. I risultati del progetto, che riguardano i diversi gruppi etnico-religiosi del distretto di Hamdaniya sono relativi al rafforzamento della resilienza e del dialogo, all’aumento delle capacità produttive nel settore agroalimentare e alla facilitazione di accesso al mercato del lavoro. Tutte le attività della presente iniziativa sono orientate alla riduzione delle vulnerabilità e alla lotta contro le disuguaglianze, attraverso la diffusione di un messaggio di integrazione e interconnessione tra comunità diverse. Sarà realizzato un centro culturale comunitario a Qaraqosh che rappresenterà un luogo di incontro e scambio in un’ottica di rafforzamento della coesione sociale della popolazione locale e per la prevenzione di futuri conflitti. Nel centro saranno implementate attività di partecipazione, di cittadinanza attiva e di rafforzamento dei servizi di assistenza e protezione sociale su base comunitaria (formazione di formatori e operatori locali, laboratori artistici e workshop creativo-espressivi), rivolte a persone di ambo i sessi, dando priorità a donne, giovani, minori e persone con disabilità fisiche o psicologiche e che hanno subito stress post-traumatico. Saranno supportate le capacità produttive delle famiglie nel settore agro-alimentare, attraverso la costituzione di una cooperativa che contribuirà alla creazione di posti di lavoro dignitosi, alla promozione di un’agricoltura attenta all’approvvigionamento energetico sostenibile leggi tutto chiudi
Anno Impegnati Utilizzati
2025 € 0 € 319.960
2022 € 799.900 € 479.940

Finanziatore

Tipo Nome Channel code
Governo AICS - Italian Agency for Cooperation and Development 11000

Channel reported

Tipo Nome Channel code
ONG Nazionali FOCSIV - FEDERAZIONE DEGLI ORGANISMI CRISTIANI SERVIZIO INTERNAZ 22000

Dati del progetto

  • IATI IdentifierXM-DAC-6-4-012590-05-2
  • AID012590/05/2
  • CRS Activity identifier2022000290
  • Inizio previsto 15/06/2022
  • Fine prevista 14/06/2024
  • Inizio effettivo 17/06/2022
  • Fine effettiva -
  • Canale di intervento Bilateral
  • Stato Finalizzazione
  • Tied status Legato

Settori

  • 11330 - Formazione professionale 20.0%
  • 15160 - Diritti umani 50.0%
  • 31194 - Cooperative agricole 30.0%

Policy marker

  • Uguaglianza di Genere Obiettivo significativo
  • Disaster Risk Reduction (DRR) Non pertinente
  • Disability Non pertinente
  • Nutrition Non pertinente
  • Aiuto all’Ambiente Non pertinente
  • Sviluppo partecipativo e buon governo Non pertinente
  • Sviluppo del Commercio Obiettivo significativo
  • Biodiversità Non pertinente
  • Cambiamenti Climatici Mitigazione Non pertinente
  • Cambiamenti Climatici Adattamento Non pertinente
  • Desertificazione Non pertinente
  • Salute Materno - Infantile Non pertinente

SDGs

  • 10.2 - By 2030, empower and promote the social, economic and political inclusion of all, irrespective of age, sex, disability, race, ethnicity, origin, religion or economic or other status
  • 10.3 - Ensure equal opportunity and reduce inequalities of outcome, including by eliminating discriminatory laws, policies and practices and promoting appropriate legislation, policies and action in this regard
  • 2.3 - By 2030, double the agricultural productivity and incomes of small-scale food producers, in particular women, indigenous peoples, family farmers, pastoralists and fishers, including through secure and equal access to land, other productive resources and inputs, knowledge, financial services, markets and opportunities for value addition and non-farm employment
  • 2.4 - By 2030, ensure sustainable food production systems and implement resilient agricultural practices that increase productivity and production, that help maintain ecosystems, that strengthen capacity for adaptation to climate change, extreme weather, drought, flooding and other disasters and that progressively improve land and soil quality
  • 5.4 - Recognize and value unpaid care and domestic work through the provision of public services, infrastructure and social protection policies and the promotion of shared responsibility within the household and the family as nationally appropriate
  • 8.5 - By 2030, achieve full and productive employment and decent work for all women and men, including for young people and persons with disabilities, and equal pay for work of equal value
  • 8.6 - By 2020, substantially reduce the proportion of youth not in employment, education or training
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