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Info

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11.475.982  
Crescita demografica
0,13 %  
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Fonte: World Bank, ultimo dato disponibile

La Cooperazione Italiana nel Paese

Cuba è tra i Paesi che sono stati inseriti più di recente tra le priorità geografiche della Cooperazione italiana. Il dialogo politico tra Italia e Cuba in ambito di cooperazione allo sviluppo è stato riavviato il 15 ottobre 2009, quando l’allora Sottosegretario agli Esteri italiano Scotti e il Vice Ministro degli Affari Esteri cubano Rodriguez Barrera sottoscrissero a Roma una Dichiarazione congiunta bilaterale in materia di cooperazione che ha consentito alle parti di riannodare i contatti interrotti dal 2003, e alla Cooperazione italiana di avviare il dialogo tecnico con la controparte cubana, per la definizione di un quadro generale di riferimento delle attività di cooperazione di mutuo interesse.





Un ulteriore salto di qualità nel dialogo bilaterale é stato realizzato con la firma di una Dichiarazione d’intenti sull’avvio di nuovi progetti di cooperazione, sottoscritta dalle parti nel marzo 2011, con particolare attenzione allo sviluppo rurale e sicurezza alimentare, alla tutela del patrimonio culturale attraverso l'importante collaborazione con l'Istituto Italo-Latino Americano (IILA), e alla governance dei territori. Si tratta di settori tra i quali Cuba punta maggiormente per sostenere la propria crescita economica.





Il 16 marzo 2011, il Comitato Direzionale per la Cooperazione allo Sviluppo ha approvato l’inclusione di Cuba tra quelli prioritari per le Linee Guida della Cooperazione italiana intendendo, in questo modo, rafforzare il dialogo politico attraverso cui seguire l’evoluzione del processo di riforma intrapreso dal governo dell’isola. Cuba è stata sempre confermata tra i paesi prioritari per la Cooperazione Italiana negli anni successivi.





Nel gennaio 2016 ha preso avvio la missione a L’Avana di un esperto dell’AICS, volta a garantire un più assiduo monitoraggio dei progetti e a favorire la definizione di nuove iniziative. La sede AICS a L'Avana, competente per la Repubblica di Cuba, è attiva dal 1 gennaio 2017 con un Direttore di Sede, secondo quanto stabilito dalla delibera del Comitato Congiunto n. 103/2016. La sede e’ operativa dal gennaio 2018, con graduali assunzioni di personale tecnico e locale di supporto.





I settori d’intervento su cui si concentra l’azione italiana sono stati individuati in







  • Sviluppo rurale sostenibile e filiere agro-alimentari


  • Cultura e salvaguardia del patrimonio


  • Sviluppo economico locale






Sono state previste, inoltre, in favore di Cuba anche risorse derivanti dalla conversione del debito. L'Italia, insieme ad altri 13 Paesi creditori rispetto a Cuba e membri del Club di Parigi - Francia, Spagna, Giappone Australia, Austria, Belgio, Canada, Danimarca, Finlandia, Paesi Bassi, Regno Unito, Svezia e Svizzera - ha firmato il 12 dicembre 2015 una storica Intesa con Cuba per la ristrutturazione del debito estero de L'Avana, che era in default dal 1986. L'Accordo, commisurato alle capacità finanziarie di Cuba, prevede il trattamento di uno stock complessivo del debito globale verso tutti i Paesi creditori di 11,1 miliardi di USD e include il pagamento in 18 anni degli arretrati (circa 2,6 miliardi USD), a fronte della cancellazione progressiva degli interessi di ritardo (circa 8,5 miliardi USD).





L'Italia, quarto creditore dopo Francia, Spagna e Giappone, con un debito di circa 507 milioni di USD, ha svolto un ruolo importante nella finalizzazione del negoziato offrendo la disponibilità, assieme agli altri tre Paesi, per la conversione di parte degli arretrati in progetti di sviluppo, da concordare su base bilaterale. In risposta alla richiesta de L'Avana di ulteriori sforzi da parte dei principali creditori, sono stati concordati lo swap degli arretrati del nostro credito di aiuto, per circa 13,37 milioni di euro, oltre alla quota di conversione dei crediti commerciali da parte di SACE-CDP, per 88,8 milioni di euro.





L’Accordo per la conversione del debito in Aiuto Pubblico allo Sviluppo (APS), siglato a L’Avana nel luglio 2016 dall’allora Vice Ministro Giro, stabilisce la conversione in progetti di sviluppo della totalità degli arretrati del credito di aiuto (circa 13,37 milioni di euro) e la progressiva cancellazione di tutti gli interessi di ritardo (pari a circa 5,77 mil. di euro). I settori di riferimento per queste risorse saranno quelli volti allo sviluppo umano e socio-economico sostenibile, in sinergia con i settori tematici prioritari della Cooperazione italiana.



Documento strategico di sviluppo nel paese

Il “Plan Nacional de Desarrollo Económico y Social hasta 2030”, presentato ad aprile 2016 nel corso del 7º Congresso del Partito Comunista Cubano, guida il sistema di pianificazione cubano e ne orienta lo sviluppo con una visione strategica di medio e lungo termine. Il Piano e’ coerente con le linee guida “Lineamientos de la Política Económica y Social del Partido y la Revolución”, aggiornate piu’ di recente nel 2016. Il documento propone la visione del paese - definito come sovrano, indipendente, socialista, prospero e sostenibile. Al fine di contribuire a questa visione, sono stati individuati i seguenti assi strategici:







  • un governo efficace e socialista e l’integrazione sociale;


  • la trasformazione n  produttiva e l'inserimento internazionale;


  • lo sviluppo delle infrastrutture;


  • il potenziale umano, la scienza, tecnologia e innovazione;


  • le risorse naturali e l’ambiente;


  • lo sviluppo umano, l’equità e la giustizia.






Per promuovere la trasformazione strutturale dell'economia nazionale, il Piano identifica i settori economici strategici e stabilisce i principi metodologici fondamentali per approfondire e completare analisi. Gli assi strategici presenti nel piano prevedono un piano logico con all’interno obiettivi generali e specifici. Cuba e’ impegnata attraverso il piano ad allinearsi con gli obiettivi di sviluppo sostenibile elaborati dalle Nazioni Unite.





 



La strategia italiana e settori di intervento



  1. Sviluppo rurale sostenibile e filiere agro-alimentari






La cooperazione italiana è presente a Cuba nel settore agricolo da diversi anni ed ha sviluppato con le autorità locali competenti una strategia di collaborazione in varie fasi, in base alle esperienze accumulate negli ultimi anni di lavoro congiunto. La sua azione mira a rafforzare gli attori chiave responsabili dell'incremento di produzione, integrare i diversi livelli del sistema e agevolare la retroalimentazione fra di loro e rafforzare le capacità di gestione a livello locale. Particolare attenzione va alle iniziative che, oltre all'aumento della produzione agricola, favoriscano un approccio di filiera, facilitino l'interazione tra i vari enti competenti e valorizzino il ruolo degli attori non statali, promuovendone l'associazionismo e sviluppandone le capacità imprenditoriali.





Le problematiche che affliggono la produzione agricola ed alimentare del paese sono molteplici. La produzione delle sementi, ad esempio, deve costantemente confrontarsi con una serie di limitazioni come l'insufficienza strutturale per la produzione e l'assenza di condizioni adeguate per lo stoccaggio e conservazione delle sementi prodotte. Per quel che riguarda la filiera del latte, alimento utilizzato comunemente nella dieta cubana, la sua produzione nazionale annua soddisfa solo il 50% della domanda interna (Oficina Nacional de Estadisticas, 2011), a causa soprattutto della bassa produttività delle mucche e dell’inadeguata conservazione dovuta a  problemi di organizzazione della filiera del latte a livello territoriale.





Altro settore nel quale è presente la cooperazione italiana è la filiera del caffè. In questo caso, prioritario è considerato il recupero delle coltivazioni e l’organizzazione di un moderno modello di catena di valore in varie province dell’isola. Cruciale è anche l’introduzione di innovazioni al fine di modernizzare la caffeicoltura cubana come il controllo della qualità e la tracciabilità dei prodotti.  L’azione della cooperazione italiana si propone di contribuire alla revitalizzazione e la modernizzazione del settore del caffè, intervenendo sugli aspetti qualitativi della produzione, ma anche su quelli legati alla trasformazione e la commercializzazione del caffè, attraverso un approccio innovatore circa la catena di valore, con l’intenzione di aumentare la produttività e la qualità del prodotto.





Anche l’ agricoltura urbana e quella suburbana, ambiti in forte crescita ed in linea con le politiche di decentramento territoriale, vedono la cooperazione italiana impegnarsi in prima linea. E' fondamentale  per  la  sovranità  alimentare  di  un  paese  disporre  di  una  quantità  di  sementi  equilibrata  in ogni  territorio. Per questo motivo, L’AICS lavora in raccordo con i suoi partner per rafforzare il potenziale  produttivo  di  un  numero  maggiore  di  specie  e varietà, contribuendo significativamente alla domanda interna di agricoltura urbana e suburbana. 





Alcuni tra gli obiettivi principali sono: contribuire al  raggiungimento  della  sovranità  alimentare  a  Cuba  (dove  si  importa  il  70%  degli  alimenti) e diffondere nel paese un modello di agricoltura agroecologica. Nell’ambito della produzione lattiero-casearia, l’AICS promuove modelli di filiera pubblico-privato (cooperativo) che prendano in considerazione tutti gli attori della catena del latte, dalla produzione alla distribuzione, con criteri di qualità. La formazione per produttori e dirigenti, il potenziamento della zootecnia familiare con tecnologia e pratiche agronomiche adeguate, la replica di buone pratiche, la partecipazione delle donne, la promozione dei valori sociali e cooperativi, la valorizzazione di risorse locali e promozione di spazi di concertazione tra gli attori pubblici e privati sono i principali elementi per implementare l’azione. Le azioni portate avanti in questo campo possono anche contare sulla fondamentale collaborazione con ANAP, ACPA, GEIA ed altri attori pubblici e privati che hanno un ruolo strategico nella filiera territoriale.







  1. Cultura e salvaguardia del patrimonio






La cooperazione italiana lavora sulla valorizzazione del patrimonio storico-architettonico e culturale, in particolare nei centri storici urbani, con interventi in campo architettonico volti a coniugare il ripristino del valore artistico degli edifici con la riabilitazione della loro funzione abitativa. Obiettivo delle sue azioni è anche quello di sviluppare capacità tecniche e creare opportunità occupazionali, con un impatto sociale ed economico sulla popolazione residente.





In tal senso, fondamentale è la partnership con L’Oficina del Historiador de La Habana, creata nel 1928 dal Emilio Roig de Leuchsenring per la protezione de La Habana Vieja. Il processo di restaurazione del centro storico subì un importante incremento grazie a Eusebio Leal, che dal 1967 diventa “Historiador” della città de L’Avana, ed è attualmente la massima autorità per la restaurazione integrale del centro storico, dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 1982. Ad oggi solo il 33% del patrimonio immobile de l'Avana Vecchia è stato recuperato mentre a livello nazionale solo recentemente si sono iniziate a strutturare esperienze simili a quella della OHcH nei principali centri storici.





L’azione dell’AICS mira a rafforzare il processo di conservazione, valorizzazione e diffusione del patrimonio culturale di Cuba attraverso l’incremento della collaborazione tra istituzioni pubbliche, attori non statali e comunità  locali. L’obiettivo è quello di promuovere l'uso delle innovazioni tecnologiche e metodologiche nella conservazione e salvaguardia del patrimonio culturale, rafforzando l'offerta turistica e la crescita economica e sociale del territorio. La cooperazione italiana appoggia anche il processo di rivitalizzazione integrale ed integrata del Centro Storico de L’Avana avviato dal Governo cubano attraverso il recupero progressivo del suo Patrimonio storico-culturale.





Lo scopo è quello di rafforzare il processo di conservazione, miglioramento e diffusione del patrimonio culturale di Cuba attraverso l’aumento della collaborazione tra le istItuzioni pubbliche, gli attori non statali e le comunità locali. Più nello specifico, l’intento è quello di promuovere l’utilizzo di innovazioni tecnologiche e metodologiche nell’ambito della conservazione e preservazione del patrimonio culturale, rafforzando il turismo e la crescita economica e sociale del territorio.







  1. Sviluppo economico locale






La cooperazione italiana a Cuba lavora su una tematica di crescente rilevanza per l’isola: lo sviluppo della governance e il sostegno al buon governo in un ottica di sviluppo locale e dinamizzazione democratica.





La piattaforma articolata a sostegno dello sviluppo territoriale PADIT promossa dalle Nazioni Unite e a cui l’Italia sta fornendo un importante sostegno finanziario, si sviluppa all’interno dell’attuale contesto cubano, caratterizzato da un processo di ridefinizione del sistema socio-economico avviato nel 2011 sulla scorta delle decisioni assunte nel VI congresso del Partito Comunista, e attualizzate in aprile del 2016 per il periodo 2016-2030.





Allineandosi, inoltre, con i propositi del Piano Nazionale di Sviluppo Economico Sociale (PNDES) all’orizzonte 2030 la Piattaforma si propone di sostenere i processi di decentramento amministrativo, il rafforzamento delle competenze e delle capacità locali e territoriali in tema di pianificazione, gestione dello sviluppo economico sociale e territoriale integrato e articolazione multilivello anche attraverso il sostegno diretto a iniziative socio-economiche innovative..





Le azioni promosse dalla cooperazione italiana danno seguito al lavoro portato avanti negli ultimi 30 anni nel territorio cubano riguardo al perfezionamento degli strumenti dedicati alla gestione dello sviluppo locale quali il PDHL (Programma di sviluppo umano locale) - a cui la Cooperazione Italiana ha fornito un decisivo contributo strategico, oltre che finanziario, tutt’ora apprezzato e riconosciuto dai partner cubani, la IMDL (Iniziativa municipale per lo sviluppo locale), i PGTOU (Piani generali di ordinamento territoriale e urbano), il PDI (Piano di sviluppo integrale), il CTDL (Contributo territoriale per lo sviluppo locale) e per ultimo il riordino degli organismi locali attuato nelle Province di Artemisa e Mayabeque.





A Cuba uno dei principali motori di sviluppo locale è indubbiamente la valorizzazione del patrimonio culturale che l’AICS promuove mediante partenariati con la Oficina del Historiador de La Habana (OhcH),  creata nel 1928 dal Emilio Roig de Leuchsenring per la protezione del quartiere de La Habana Vieja, dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 1982. Eusebio Leal, che dal 1967 è “Historiador” della città de L’Avana ed è attualmente la massima autorità per la restaurazione integrale del centro storico, ha incrementato esponenzialmente il processo di restaurazione del centro storico sperimentando un modello integrato di gestione del territorio urbano che cerca di coniugare la salvaguardia del patrimonio con il rafforzamento delle comunità.





L’AICS supporta l’approccio adottato dall’OHcH basato sulla ricerca di soluzioni innovative per la conservazione del patrimonio storico, artistico ed architettonico, rafforzando la sua capacità di intervenire nel restauro e dinamizzando il settore grazie al trasferimento di competenze ad attori non statali e alla promozione di una più incisiva relazione tra turismo e patrimonio culturale.





 



Allineamento con la strategia del Governo locale e armonizzazione con gli interventi della comunità dei donatori

Interventi multilaterali





Sul fronte multilaterale, oltre al sostegno al processo di sviluppo territoriale promosso da UNDP, si possono segnalare segnalare il supporto ad azioni coordinate dal WFP a favore della sicurezza alimentare e di contrasto alle emergenze siccità e post-uragano (Matthew, Sandy, Irma), il sostegno alle attività implementate dall’Istituto Italo-Latino Americano (IILA) per la salvaguardia del patrimonio culturale, un contributo ad UNIDO per il rafforzamento della capacita’ di trasferimento tecnologico, e la collaborazione con UNESCO sull’appoggio al piano di gestione delle scuole d’arte dell’Avana.





OSC italiane a Cuba





Attualmente sono operative a Cuba quattro OSC italiane - COSPE, CISP, ARCS e GVC - impegnate soprattutto in azioni di sviluppo rurale e zootecnico e di salvaguardia del patrimonio artistico e culturale. COSPE, CISP e ARCS sono impegnate in iniziative cofinanziate dall’Italia.





Rapporti UE-Cuba





A partire dal 1996 i rapporti tra l’Unione Europea e Cuba sono stati regolati da una Posizione Comune approvata del Consiglio Europeo, che ha definito la linea di condotta europea. Nel 2014 è stato avviato il negoziato per la sottoscrizione di un Accordo di Dialogo Politico e di Cooperazione tra UE e Cuba, che è stato firmato a L’Avana nel 2016, alla presenza dell'Alta Rappresentante per la politica estera UE, Federica Mogherini. L’Accordo di Dialogo Politico e di Cooperazione tra l’Unione Europea e gli Stati membri da una parte e la Repubblica di Cuba dall’altra costituisce il quadro giuridico ed istituzionale di riferimento delle relazioni bilaterali, consentendo di superare la Posizione Comune del 1996.





 



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12 Mostra la lista dei progetti

I progetti AICS nel mondo

€ 7.450.000

Totale delle risorse impegnate

€ 5.349.994

Totale delle risorse utilizzate

Per cosa vengono utilizzati?

Il settore di intervento si riferisce al settore cui il progetto contribuisce, piuttosto che al mezzo utilizzato per fornire l’aiuto. Per esempio, un progetto di formazione nel campo dell’agricoltura è notificato nel settore agricoltura e non in quello dell’istruzione. leggi tutto chiudi

Con quali strumenti?

Identifica le modalità usate per implementare gli aiuti. Classifica il trasferimenti di fondi dal donatore al primo ricevente (es. dall’Aics ad una al governo locale o ad una organizzazione multilaterale). leggi tutto chiudi

I principali progetti in corso

Destinatario € Risorse utilizzate
Hab.A.M.A. - Autosufficienza alimentare e sviluppo di iniziative economiche sostenibili a L’Avana CU 5.391.921
Fondo unico per l'assistenza tecnica alle attività di cooperazione CU 2.650.009
PADIT - Localizzando l’Agenda 2030 a Cuba: azioni di sviluppo locale per la ripresa economica e sociale sostenibile CU 2.400.000
Contributo multibilaterale a UNDP per la Plataforma articulada para el desarrollo local (PADIT) - II fase CU 1.800.000
CubaFruta - Rafforzamento della filiera di ananas e avocado a livello locale CU 1.756.078
Miglioramento della produttivita e della qualita del caffè arabica nell'oriente di Cuba (Mas Cafe 3) CU 1.604.308
Diversificazione produttiva e rafforzamento del sistema alimentare locale nel municipio di Guanabacoa CU 1.300.000
Colegio Santa Clara : restauro e valorizzazione del Complesso Monumentale dell'Antico Convento di Santa Clara CU 1.300.000
VIA LACTEA: rafforzamento della filiera del latte in quattro province di Cuba CU 1.270.960
ARCHEO CUBA: archeologia e sostenibilità ambientale per una cooperazione territoriale di contrasto ai cambiamenti climatici CU 1.245.177
RAUS - rafforzamento del programma integrale di agricoltura urbana e suburbana nelle sue componenti prioritarie CU 1.120.977
Trasformazione integrale nel Municipio di Habana del Este, un percorso per lo sviluppo inclusivo e sostenibile del territorio CU 1.000.000
AVENIDA ITALIA - Riqualificazione urbana integrata per la valorizzazione locale e il sostegno a economie innovative CU 960.000
Miglioramento della resilienza e adattamento ai cambiamenti climatici nell'Oriente di Cuba - Gestione diretta CU 950.000
CUBA-PROGRAMMA DI APPOGGIO AL PROCESSO DI RECUPERO INTEGRALE DEL CENTRO STORICO DI HAVANA CU 925.847
Programma di sostegno alla valorizzazione architettonica e dinamizzazione socioculturale nel centro storico de L’Avana CU 800.000
Rinascita della caffeicoltura cubana, modello pilota Municipio di Guisa, Provincia di Granma CU 766.346
INNOVA CUBA - Intervento internazionale e intersettoriale per la salvaguardia del patrimonio culturale del Paese CU 732.064
Non cali il sipario! Conservazione, gestione e valorizzazione della Facoltà di Arte Teatrale CU 650.000
Comunità energetiche rinnovabili e sovranità alimentare a Pinar del Río CU 621.500
Programma di sostegno alla valorizzazione del patrimonio culturale di El Cobre CU 600.507
La Casa di tutti CU 600.000
Contributo multilaterale all'UNDP per la Plataforma Articulada para el Desarollo Integral Territorial (PADIT) CU 600.000
Contributo multilaterale alla componente 1 del programma paese (Country Programme CP) del World Food Programme (WFP) a sostegno de CU 500.000
Hub particular politiche partecipate per artigianato quale motore e sviluppo inclusivo e sostenibile CU 461.835
Miglioramento della resilienza e adattamento ai cambiamenti climatici nell'Oriente di Cuba - affidato OSC CU 449.743
Oriental Cuba Small Historical Centres. CU 400.000
Non cali il sipario! Conservazione, gestione e valorizzazione della Facoltà di Arte Teatrale CU 400.000
Comunità energetiche rinnovabili e sovranità alimentare a Pinar del Río CU 378.500
Rilancio della produzione del caffè nel settore cooperativo e contadino CU 333.921