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Info

Popolazione
12.395.924  
Crescita demografica
2,49 %  
PIL
6.298.927.773,00 USD  
PIL pro capite
508,00 USD  
Fonte: World Bank, ultimo dato disponibile

La Cooperazione Italiana nel Paese

La Cooperazione Italiana è presente in Guinea da più di trent’anni, con l’obiettivo di ridurre la povertà̀ e promuovere la partecipazione degli attori locali nello sviluppo nel Paese. Con interventi a dono e utilizzando le risorse guineane liberate dalla cancellazione del debito nel 2003, l’Italia ha sostenuto lo sviluppo del tessuto associativo di base adottando una metodologia partecipativa senza uguali nel Paese.





La decisione di inserire la Guinea tra i Paesi prioritari nel triennio 2013-2015 ha aperto nuove prospettive di intervento della Cooperazione italiana. Più di recente, e in particolare dall’istituzione della sede dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo a Dakar nel 2016, accreditata anche in Guinea, i finanziamenti si sono concentrati in favore di programmi regionali realizzati da organizzazioni internazionali e di attività co-finanziate alle organizzazioni non governative, attraverso le specifiche linee di bilancio.





 



Documento strategico di sviluppo nel paese

Il primo “Piano Strategico di Riduzione della Povertà” (Poverty Reduction Strategy Paper, PRSP-I) elaborato dal governo guineano è stato lanciato nel 2002 ed, analogamente al secondo PRSP (2007-2010), si è chiuso con risultati poco soddisfacenti, a causa della grave instabilità̀ politica ed istituzionale e della critica situazione economica. Con il terzo PRSP (2011-2012), accompagnato dal Priority Action Plan ed il Piano Quinquennale del Governo (2011-2015), è stato fissato l’obiettivo di ridurre il tasso di povertà̀, mirando a migliorare il sistema di governance, rafforzare le istituzioni e le risorse umane, accelerare la crescita e creare opportunità̀ di lavoro, assicurare l’accesso della popolazione ai servizi di base.





A fronte dei risultati incoraggianti raggiunti, il Governo ha approvato il “Piano Nazionale di Sviluppo Economico e Sociale” (2016-2020), che rappresenta attualmente il principale documento di riferimento in materia di sviluppo, integrando i precedenti documenti strategici – il terzo PRSP, il Piano Quinquennale (2011-2015), nonché il Programma di Recupero Post-Ebola (2015-2017).





 



La strategia italiana e settori di intervento

Un tratto distintivo dell’azione di programmazione della Cooperazione italiana in Guinea è l’approccio partecipativo, mutuato soprattutto dall’esperienza positiva della conversione del debito, che ha dato vita ad un fondo italo-guineano (Fonds Guineo-Italien de Réconversion de la Dette – FOGUIRED). Il fondo è stato creato nel 2003 all’interno dell’Accordo bilaterale di conversione del debito tra il governo guineano e il governo italiano, firmato il 22 ottobre 2001 a Conakry





In generale il settore agricolo è considerato prioritario sia per l’impatto sulla povertà̀ che per la possibilità di dare continuità̀ all’esperienza della FOGUIRED nella sua capacità di coinvolgimento degli attori non strutturati ma radicati nel territorio. Sulla base delle principali necessità relative al settore rurale e della sicurezza alimentare indicate dal Governo guineano, a partire dal 2013 la Cooperazione Italiana ha approvato il finanziamento di iniziative multilaterali di sostegno alle filiere agricole.





Inoltre, in sinergia con le priorità settoriali governative, si è definito un impegno dell’Italia nel settore sanitario; è stata approvata nel 2013 un’iniziativa triennale volta a contribuire al miglioramento dell'accesso delle donne ai servizi di salute sessuale e riproduttiva, e di protezione nei confronti delle donne vittime di violenza, in linea con gli orientamenti di settore della Cooperazione Italiana. A seguito dell'epidemia di Ebola e nonostante la Guinea non fosse stata confermata tra i Paesi prioritari della Cooperazione italiana, nel 2017 è stato approvato il “Programma di sostegno al sistema sanitario nazionale della Repubblica di Guinea”, per far fronte allo stato di funzionamento precario della maggior parte delle strutture e dei servizi sanitari guineani, dovuto ad una mancanza di interventi di ristrutturazione, di attrezzature funzionanti e di personale, sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo, e pertanto bisognoso di un urgente intervento di riqualificazione. L’iniziativa è finalizzata a migliorare lo stato di salute della popolazione guineana.





 



Allineamento con la strategia del Governo locale e armonizzazione con gli interventi della comunità dei donatori

A partire dal 2010 si è registrato un aumento significativo ed una stabilizzazione del flusso degli aiuti internazionali. L’Italia non ha partecipato direttamente ai processi legati all’applicazione della Dichiarazione di Parigi e del Codice di condotta sulla complementarità e la divisione del lavoro. Ciononostante, i meccanismi di coordinamento tra i donatori si sono dimostrati efficaci, per quanto bisognosi di essere consolidati ed affinati anche tramite un maggiore coinvolgimento da parte delle Autorità̀ locali, per permettere la raccolta di informazioni ed implementare strategie di programmazione e di monitoraggio.





 



Obiettivi e risultati attesi

L’obiettivo ultimo della Cooperazione Italiana nel Paese è quello di sostenere il Governo guineano nella realizzazione della sua agenda di sviluppo economico-sociale sostenibile ed inclusivo. In linea con i settori prioritari, l’Italia intende perseguire tali obiettivi:







  • Agricoltura e sicurezza alimentare – Contribuire alla sicurezza alimentare aumentando la capacità di resilienza dei piccoli produttori, e migliorando la produzione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli, attraverso la diffusione di pratiche agricole sostenibili per l’ambiente, la biodiversità e la salute umana, e la promozione dell’approccio di genere.


  • Salute e sistema sanitario - Migliorare lo stato di salute della popolazione guineana e le condizioni di vita dei gruppi vulnerabili attraverso il ripristino e il potenziamento del sistema sanitario nazionale a seguito dell’epidemia di Ebola e il rafforzamento dei meccanismi di protezione sociale.






 



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Il settore di intervento si riferisce al settore cui il progetto contribuisce, piuttosto che al mezzo utilizzato per fornire l’aiuto. Per esempio, un progetto di formazione nel campo dell’agricoltura è notificato nel settore agricoltura e non in quello dell’istruzione. leggi tutto chiudi

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