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Stato

Finalizzazione

Tipologia di aiuto

Informazione alle tematiche di sviluppo

Paesi in via di sviluppo non specificati


Luogo

-

€ 674.032
Impegnati
€ 674.032
Utilizzati

Descrizione

Il progetto è volto ad incrementare consapevolezza e sensibilizzazione dell'opinione pubblica sulle tematiche della cooperazione internazionale e sugli Obiettivi dell’Agenda 2030. Il progetto Odiare non è uno sport 2 intende sviluppare le azioni del precedente e contribuire a contrastare l’hate speech online legato al settore sportivo, mantenendo la centralità delle attività educative per favorire la resilienza dei giovani nei confronti del fenomeno. Il partenariato attivato vuole rispondere all’esigenza di garantire l’attenzione costante sul fenomeno dell’hate speech online in quanto fenomeno mutevole ed insidioso, ponendo particolare attenzione alle dinamiche proprie dei più giovani in relazione ad esso. Intende inoltre favorire la partecipazione educativa delle scuole e del settore sportivo dilettantistico, in quanto luoghi tipicamente giovanili e chiamati a valorizzare i giovani nella costruzione di società inclusive. Il progetto prevede perciò preliminari attività di ricerca su atteggiamenti e comportamenti dei più giovani nelle relazioni virtuali contenenti hate speech in collaborazione con l’Università degli studi di Trieste – Dipartimento di Scienze della vita e di indagine sui trend assunti dal fenomeno nei principali social e testate giornalistiche realizzata dall’Università degli studi di Torino – Dipartimento di culture, politica e società. Gli esiti di queste attività sosterranno lo sviluppo di un software a cura di ISF – Informatici senza frontiere, in grado di intercettare conversazioni contenenti toni ostili e discriminatori e proporre risposte dissuasive, che sarà strumento fondamentale per sperimentazioni e simulazioni nelle successive attività di educazione alla prevenzione e al contrasto. Queste prime fasi guideranno quindi la realizzazione di attività di formazione destinate a insegnanti, allenatori e altro personale coinvolto nello sport, promosse dalle OSC ADP, ASPEm, CELIM, Comi, COPE, LVIA, ProgettoMondo in collaborazione con ISF e gli enti di promozione sportiva CSI e LIBERTAS, affinché si crei attorno ai giovani una solida presenza educativa in grado di favorire dinamiche di opposizione all’hate speech.I medesimi partner saranno coinvolti nella realizzazione di attività educative nelle scuole e nei gruppi sportivi dilettantistici, finalizzate a sviluppare negli studenti e nei giovani sportivi, competenze digitali trasversali, legate alla socialità e all’esercizio della cittadinanza, avendo l’hate speech attinenza diretta con l’ambito dei diritti. I giovani potranno quindi sperimentare le capacità apprese, partecipando attivamente alla campagna web di narrazione alternativa coordinata dal partner ImpactSkills, che accompagnerà l’intero percorso del progetto e sarà arricchita dalla presenza di testimonial individuati tra atleti e sportivi amati dal target. leggi tutto chiudi
Anno Impegnati Utilizzati
2024 € 0 € 269.613
2022 € 674.032 € 404.419

Finanziatore

Tipo Nome Channel code
Governo AICS - Italian Agency for Cooperation and Development 11000

Channel reported

Tipo Nome Channel code
ONG Nazionali CENTRO VOLONTARI COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO - CVCS ONG/ON 22000

Dati del progetto

  • IATI IdentifierXM-DAC-6-4-012618-02-4
  • CRS Activity identifier2022000379
  • AID012618/02/4
  • Inizio previsto 01/10/2022
  • Fine prevista 30/09/2024
  • Inizio effettivo 10/11/2022
  • Fine effettiva -
  • Canale di intervento Bilateral
  • Stato Finalizzazione
  • Tied status Legato

Settori

  • 99820 - Sensibilizzazione dell'opinione pubblica allo sviluppo 100.0%

Policy marker


SDGs

  • 4.7 - By 2030, ensure that all learners acquire the knowledge and skills needed to promote sustainable development, including, among others, through education for sustainable development and sustainable lifestyles, human rights, gender equality, promotion of a culture of peace and non-violence, global citizenship and appreciation of cultural diversity and of culture’s contribution to sustainable development
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